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sabato 30 aprile 2011

AS VARESE 1910 - PADOVA : 0 - 0


Scialbo 0-0 partita insufficiente per grinta da parte dei biancorossi. Solo un occasione pazzesca capitata a Willy alla fine del primo tempo.
Due pareggi consecutivi in casa sono troppo pochi se consideriamo le difficoltà delle prossime partite.
Solo i risultati delle concorrenti fanno sembrare questo risultato positivo in attesa di Novara - Siena che a questo punto mi auspico vinca il Siena, e di Albinoleffe - Reggina, gara rinviata per un violento acquazzone sul punteggio di 1 - 0 in favore dei bergamaschi.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

che vomito i gemellaggi...specialmente con i Padovacani.
ma chi cazzo li conosce..

Anonimo ha detto...

vomitevole veramente vomitevole

il pubblico da quaresima e questa non belligeranza con i padovani

secondo me anche i ragazzi in campo ne hanno risentito

mi auspico che ciò NON ACCADA PIU'

caffeborghetti

Anonimo ha detto...

Zappino 6,5 – Poche occasioni per mettersi in mostra, ma questa volta non dà fiato ai suoi detrattori: esce all’ultimo ma con efficacia su un corner pericoloso, blocca la zuccata forte e centrale di Ardemagni.

Pisano 6,5 – Se El Shaarawy è “il Faraone” per discendenza egizia, Eros oggi è “il Maraja” per il turbante che rimedia nel primo tempo e per l’autorità che mette in mostra quando deve limitare il ben più reclamizzato rivale. Di fatto gli sfugge una sola volta, poi si accomoda in panchina.

Pesoli 7 – Il Padova è buona squadra che però fatica a valicare il centrocampo di Sannino. E le poche volte che ci riesce trova un muro davanti a Zappino, comandato al solito dal centrale laziale che non disdegna anche qualche proiezione offensiva.

Dos Santos 6,5 – Sa come evitare problemi: nel dubbio spazza. Magari non elegante ma certamente essenziale: con tre attaccanti di fronte mette da parte l’uncinetto e usa spesso le maniere forti.

Pugliese 5,5 – Dalla sua parte non arrivano troppi pericoli, ma lui non pare troppo incisivo né in copertura né in spinta. Rischia qualcosa nel primo tempo quando gli scappa Ardemagni; per fortuna sventano i compagni di reparto.

Osuji 6,5 – Va in fascia senza essere un’ala, e allora porta da quelle parti le qualità che lo contraddistinguono. Lotta, recupero palla, germogli di azioni offensive: Sannino gli ha chiesto una bella prova anche dal punto di vista mentale e lui supera l’esame. Mezzo punto in meno per quel tiro respinto sulla linea, calciato troppo debolmente.

Corti 6,5 – Ancora una prestazione tutta salute del mediano caro a Sannino, che compare in diverse zone del campo, vuoi per recuperare una palla, vuoi per contenere una discesa avversaria, vuoi per suggerire l’azione ai compagni.
(Concas s.v. – Qualche minuto per dargli il bentornato: sarà molto utile nelle prossime uscite).

Frara 6 – Mette a disposizione le proprie capacità tecniche nei movimenti a centrocampo, ma appare un po’ troppo impreciso in certe circostanze. Una punizione dal limite calciata in piena barriera e un paio di cross fuori misura non aiutano il raccolto.

Nadarevic 6,5 – Un’ora di grande vivacità con cui dimostra a Sannino di meritare la fiducia concessa. Purtroppo ha un solo piede, il sinistro, e questo fatto certe volte non lo aiuta. Però tiene a lungo sull’allerta i difensori ospiti.
(Tripoli 5 – Subentra per Nadarevic e purtroppo la differenza si vede. Mezz’ora di anonimato, rarità per la Zanzara).

Ebagua 6,5 – Forse il giocatore del Varese con la maggior produzione dal punto di vista quantitativo. Se gli danno la palla bene, altrimenti ci pensa in prima persona ad andare a prendersela, con le buone o con le cattive. Giulio trova però una difesa all’altezza e talvolta pecca in precisione nei passaggi.

Neto Pereira 6 – Non ancora al meglio, però in due o tre occasioni gli basta intuire i movimenti di Ebagua per mettergli tra i piedi palloni che scottano.

Anonimo ha detto...

Ieri ho visto Toro Piacenza. Non è solo il rigore scientifico e l'espulsione mirata..ma anche un fallaccio da tergo commesso da Bianchi in rincorsa su un avversario che partiva in contropiede non sanzionato con il giallo. E tutto capita nel 2° tempo con il Toro sotto di un goal.
Cosa è capitato nell'intervallo? Con chi ha parlato l'arbitro? Che ordine ha avuto dal palazzo? Il direttore di gioco entra in campo e subito fischia il rigore fantasma per il Toro? Poi espelle il capitano e punta di forza del Piacenza -Cacia. E pi uno stillicidio di falli non fischiati a favore del Piacenza e cc.ecc. :Eppure il 1°tempo dico TUTTO il primo tempo anche nel periodo in cui il Toro era sotto ha arbitrato bene . E allora? CON CHI HA PARLATO NEGLI SPOGLIATOI L'ARBITRO?
DOMANDA FINALE: conviene arrivare terzi e sfidare presumibilmente il TORO????

Anonimo ha detto...

L'inerzia per il terzo posto è chiaramente a favore del Varese.

Anonimo ha detto...

Ma cazzo avete tutti contro i padovani eh?
fabio

Anonimo ha detto...

tralasciamo il fatto che con loro c'è amicizia ma poi quando contro una rivale si fanno cori di insulti tutti a dire tifo becero e blablabla!!!
crediAmoci!
fabio

Anonimo ha detto...

DATE PLAYOFF:
Giovedì 2 Giugno 2011 – gare di andata
6ª classificata Serie bwin - 3ª classificata Serie bwin ore 18.30
5ª classificata Serie bwin - 4ª classificata Serie bwin ore 21.00
Domenica 5 Giugno 2011 – gare di ritorno
4ª classificata Serie bwin - 5ª classificata Serie bwin ore 18.30
3ª classificata Serie bwin - 6ª classificata Serie bwin ore 21.00
Giovedì 9 Giugno 2011
finale (andata) ore 20.45
Domenica 12 Giugno 2011
finale (ritorno) ore 20.45

Anonimo ha detto...

l Varese Primavera è in festa. I ragazzi di Devis Mangia pareggiano a Padova (0-0) e, grazie all'1-1 tra Inter e Atalanta, mantengono il distacco sui bergamaschi (+1) e si laureano campioni del Girone B.
Il campionato dei biancorossi si chiude con 57 punti guadagnati, frutto di 17 vittorie e 6 pareggi (3 le sconfitte); 44 i gol realizzati, 19 quelli subiti. Un risultato molto prestigioso per i biancorossi che, considerando questo primo posto e l'ottimo Torneo di Viareggio disputato, si presenteranno alla fase finale – che si terrà a Montecatini dal 4 al 13 giugno – tra i favoriti per lo Scudetto. Enorme la
soddisfazione di Devis Mangia (nella foto) per il risultato raggiunto: «Non capita tutti i giorni di vincere un campionato: i ragazzi sono contentissimi e meritano questo successo. Oggi in campo c'era un po' di sana tensione, come normale, ma siamo stati bravi a giocare con ordine; abbiamo avuto anche le occasioni per vincere ma non ci siamo riusciti, a causa anche della buona gara giocata dal Padova. Va bene così comunque: adesso festeggiamo, poi avremo cinque settimane per preparare le finali».

Anonimo ha detto...

Vi auguro di incontare il Novara nei playoff così vi divertirete nel vostro derby tra città che sembrano Berlino est, e soprattutto tra GENTE CONVINTA !!!!

ULTRAS SIENA

Anonimo ha detto...

Coraggio ragazzi, un po' di ottimismo...Se noi non siamo al top, anche le altre faticano a vincere. Speriamo solo di recuperare un po' di energie da qui alla fine e, soprattutto, di arrivare terzi. Quella di Padova per me e' stata, fra le altre cose, una dimostrazione di maturita' e gestione del risultato.
CrediAmoci, CrediAmoci, CrediAmoci !!!

fain@ ha detto...

O Seneseee..o che tu fai? ci copi quello che hai già scritto sul muro dei Novaramerda?

ma levati di ulo....e va a mangià il panforte...

Anonimo ha detto...

X Fain@
:« Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa. »

eeh CHE CULTURA...

solo VArese

Anonimo ha detto...

Gruppo Comodo decisamente in decadenza...

Anonimo ha detto...

effettivamente senza fitti e domenica senza nancy il gruppo comodo ha fatto dei passi indietro...comunque nei play off sara' sicuramente diverso.. tenete presente che essendo comodi a molti piace stare seduti...per eventualmente scaldarsi quando la partita prende una certa piega positiva o negativa..chi vuole fare l'ultras in tutto e per tutto pregasi trasferirsi in curva nord..

Anonimo ha detto...

per i novara sono cazzi lo SCROTONE é in formissima..

Anonimo ha detto...

Cinquemila varesini ogni volta allo stadio con punte di sei, sette od ottomila (Novara, Torino, Atalanta) dovrebbero smuovere i mari e i monti, invece sembrano parlare al vento. Nei programmi dei dieci candidati sindaco, al di là di riferimenti superficiali od obbligati, il fenomeno sociale della serie B è inesistente. Quattrocento ragazzi che gravitano tra scuola calcio e vivaio, vera linfa dell'identità e futuro della città, restano senza un campo d'allenamento, così come il sogno della A, e nessuno propone una soluzione (pensano ai marciapiedi, ma il cammino della vita nasce sul campo). Basterebbe seguire l'onda, che è sempre quella vincente quando è cavalcata da famiglie e giovani come accade a Masnago. Basterebbe capire che da un anno, dopo la finale contro la Cremonese, allo stadio non è rinato il Varese ma l'orgoglio collettivo varesino. E invece ci tocca leggere, nelle risposte di chi si candida a primo cittadino, che la squadra del cuore per tizio è «l'Inter e il Varese», per caio è «Milan e Varese» e per sempronio «Juve e Varese». Vadano a fare il sindaco a Milano o Torino: qui la bandiera è biancorossa. Lo esige un elementare e dovuto senso d'appartenenza, soprattutto per chi si propone di incarnarlo e difenderlo. Potremmo allungare all'infinito questa fiera dell'insensibilità o della superficialità, visto che ci è anche toccato sentire che la soluzione per uno stadio da A sarebbe l'installazione di una tribunetta smontabile da 1.000 posti sulla pista d'atletica. Mille posti per i 10.000 juventini, interisti e milanisti o i 5.000 romanisti e napoletani: sembra di essere nel film «L'allenatore nel pallone», purtroppo è la realtà.
La A sarebbe un'occasione e una vetrina irripetibile, roba da costruire (o lasciar costruire) dieci stadi nuovi e cento campi per tutti, invece è un'ombra già avvertita come un peso, un'ossessione o, peggio, affrontata con soluzioni tampone. Ma un progetto serio per la cosa più grande che potrebbe unire capoluogo e provincia negli ultimi 36 anni vogliamo elaborarlo? Il Varese non è di Sogliano, Rosati, Sannino o dei 6000 che vanno a vederlo ma di tutti: perché sopportarlo invece di farlo sentire davvero a casa, nostro ma anche vostro?

Anonimo ha detto...

Dura, durissima contestazione da parte dei tifosi granata nei confronti del presidente del Torino, Urbano Cairo, ieri in occasione dell'aniversario della tragedia di Superga. Il numero uno del Toro, contrariamente alle aspettative, si è presentato alla commemorazione, ed è stato accolto da fischi e insulti al momento di scendere dal pullman. Applausi, invece, per i giocatori granata presenti. Dopo la celebrazione della messa, invece, ancora contestazione nei confronti di Cairo, che è stato protetto dagli addetti alla sicurezza.